Poeta arabo. Menestrello professionista, frequentatore di corti, di tribù
e di fiere, viaggiò moltissimo. La sua è una poesia del deserto ma
si compiace di cesellare i suoi versi con parole straniere e infondervi la sua
vasta esperienza di popoli e di costumi. Cantò instancabilmente le
bellezze muliebri con vivaci colori, il profumo del vino e altri temi obbligati
del repertorio poetico tradizionale. Ma dove
M. si sofferma con
particolare amore sono le rovine e le vestigia del passato evocando con calore i
fantasmi connessi con quei luoghi archeologici (m. 629).